s.m.a.r.t. l.i.f.e. un abbecedario per scansarla e vivere felici
s.m.a.r.t. l.i.f.e. un abbecedario per scansarla e vivere felici

s.m.a.r.t. l.i.f.e.

un abbecedario per scansarla e vivere felici,

ad uso delle giovani generazioni ma non solo

a spelling book to younger generations, but not limited

Incontro con Roberto Brioschi

Domenica 16 giugno ore 17 al Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa – Viale Monza, 255 Milano

Questo abbecedario è una urgenza critica, non un “quaderno delle lamentele e possibilità”: Beta testing per sovvertire il capitalismo neo-liberista e digitale 4.0.

La società digitale delle piattaforme ha privatizzato e de-politicizzato l’individuo, monade nella Moltitudine, terminale della AI e delle sue umanizzate app, in corpi ri-composti dalle bio tecnologie della Bellezza necessaria, separati dalla mente riallocata nei cloud, nei pensieri e desideri messi al lavoro nel data computing, nel nostro essere produttori e prodotto, mera transazione entro una blockchain, nell’immaginario dei like, dei follower, del Metaverso. Umanità de-umanizzata la cui esistenza vale quanto il prezzo di una merce al Centro Commerciale.

All’opposto, la vita deve essere felice sovversione, collocata entro l’immaginazione produttiva che è costruzione della Storia, di eguaglianza nelle diversità & libertà declinata al plurale, in cui ciascuno può scegliere i modi di abitare il pianeta che è di tutti e dove tutti sono disponibili ad aiutarsi l’un l’altro con reciproci doveri: l’Etica libertaria del Mondo, ove l’umanità è una specie vivente consapevole di un divenire condiviso insieme alle altre specie all’interno della Natura che è Gaia. Mondata da ogni acquiescenza e rassegnazione, ri-connessa nei corpi & nelle menti di ognuno, è la vita giusta e gioiosa che vale la pena di essere vissuta nel mondo delle persone e non delle cose.

Disertare l’esistente per liberare la vita dallo sfruttamento capitalista, la dominazione bio-politica e la dittatura dell’algoritmo: non vogliamo vivere in un mondo che non c’è.

ROBERTO BRIOSCHI negli anni ‘70 c’era.

Già in Azione Libertaria e nella Redazione della storica rivista “Collegamenti” poi “Collegamenti-Woobly”, partecipe dei quaderni della “Fabbrica diffusa”, dagli anni ‘80 e ‘90 è scampato ad Alberoni, Berlusconi e Bruno Vespa.

Nel secolo nuovo è nei direttivi della “Rete dei Semi Rurali” per la sovranità alimentare, il mutualismo della “Economia Equa e Solidale” (REES), il diritto alla cittadinanza universale di “Refugees Welcome”; oggi membro del l’Osservatorio Scientifico delle Economie Civili della Regione Campania.

Non pacificato abita la contemporaneità. Senza partito, è a suo agio nei Beni Comuni restituiti all’uso collettivo, nelle Zone Autonome Urbane (ZAU). Tra le attività ha la scrittura militante: è autore e coautore de “I semi e la terra, manifesto per l’agricoltura contadina”, “L’agricoltura è sociale”, ”Biologico etico”, “Guida alla ospitalità contadina”, “l’Economia trasformativa” (Altreconomia Edizioni); “La cura della Terra” (Livi Editore); “l’Utopia concreta” (Edizioni Zero in condotta); interviene sui periodici “Sicilia libertaria” ed “Umanità Nova”. In divenire il volume: “La città collettiva, l’autogestione del comune”,

“Ci sedemmo dalla parte del torto

visto che tutti gli altri posti erano occupati”

Bertolt Brecht

Ciò che maggiormente ci manca è credere nel mondo,

lo abbiamo perso del tutto, il mondo,

ci è stato sottratto

Gilles Deleuze, Pourparler

Stiamo cercando il Mondo

James Senese

Vogliamo essere sovrani del futuro,

non sudditi di un destino

l’autore

5 mesi fa
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