PRIMAGGIA!
La paradə precariə, queer, climattiva!
No oil - No war - No border
Siamo le lavoratrici e i lavoratori della "smart city" e dello spettacolo, siamo rider, migranti, smart worker, partite iva, creativə digitali, stagistə e tirocinanti, studentesse e studenti in mobilitazione contro l'alternanza Scuola-Lavoro.
Siamo parasubordinatə e somministratə, lavoriamo a chiamata, con contratti a termine o false collaborazioni autonome; siamo neet, lavoratrici e lavoratori in nero, disoccupatə che hanno rifiutato con orgoglio l'ennesimo "bullshit job".
Siamo persone con disabilità, da sempre emarginati dalla società, nati o diventati così anche per gli incidenti che si verificano nel mondo del lavoro.
Siamo sex workers, siamo trans, siamo persone che cercano di interrompere una gravidanza ma le farmacie ci negano la pillola del giorno dopo, siamo vittime di violenza fisica e psicologica in casa o sul posto di lavoro.
Siamo il 99%, la marea precaria che durante la pandemia è stata più esposta all'emergenza sanitaria e che ora rischia di trovarsi più colpita dalla crisi economica indotta dalla guerra e dal carovita. Siamo quellə senza casa o senza un "Papi" ricco che la paga.
Dopo essere stati chiamati "eroi" per aver continuato a lavorare durante la pandemia, siamo tornati ad essere invisibili!
Per questo il 1° Maggio si Primaggia!
Il 1° Maggio non si lavora e si scende in strada tuttə insieme per dare vita ad una manifestazione no oil, contro il patriarcato e per rivendicare i nostri diritti! Scioperiamo contro lo sfruttamento del lavoro, del territorio e delle nostre vite.
Il 1° Maggio saremo nelle strade per con il grido "STRIKE THE WAR", lanciato dalle femministe russe che risuonerà in tutto il mondo!
Primaggia è il 1° Maggio che ci meritiamo, la festa di Liberazione post pandemica che aspettavamo, dopo due anni passati a barcamenarci tra lockdown, video chiamate, distanziamenti e restrizioni sociali è tempo di prenderci la scena!
Reclamiamo con forza:
• un reddito universale di autodeterminazione, più sicurezza sul lavoro e un salario minimo
• un permesso di soggiorno europeo, slegato da famiglia e lavoro
• una casa per tuttə in territori pubblici, inclusivi ed includenti
• più risorse per scuola, salute pubblica e cultura, tagliando radicalmente le spese militari
• più soldi per la legge 104 e l'assistenza per la disabilità grave
Enjoy the street! Strike the smart city!