MM●7●Agorà Dialoghi sull’invenzione di Milano
Primo incontro per discutere dei temi posti da Lucia Tozzi col suo libro “L’invenzione di Milano”, al fine di contrastare la smania di colonizzazione del capitale, proponiamo un’agorà di libera parola, sette minuti a testa.
Il libro di Lucia Tozzi ha sollevato, possiamo dirlo, un polverone mica da ridere. A Milano pressoché ogni situazione collettiva intenzionata a proporre contenuti critici lo ha presentato o ne ha discusso. E non solo centri sociali o spazi “ibridi”, ma anche istituzioni, ne hanno promosso, direttamente o indirettamente, la circolazione.
Nel primo appuntamento del ciclo di incontri che abbiamo organizzato partiremo dalla domanda: perché il libro ha avuto tanto risalto? Ha forse toccato certi nervi scoperti? Ha forse sfiorato l’hardcore dell’invenzione di Milano? A questa domanda ne faremo seguire un’altra: una volta aperto questo vaso di Pandora, che ce ne facciamo delle terribili verità fuoriuscitene? Perché ragionarci e discuterne può essere un utile punto di partenza, ma la soluzione
non scaturirà certo dai dibattiti o dalle presentazioni editoriali.
Per parte nostra, anche a partire dalla lettura di questo libro, vogliamo sviluppare una critica serrata al modello attuale di sviluppo urbano, modello evidentemente non ascrivibile solo a Milano.
Vi è una tradizione di lotte in questa città che è stata sommersa e “mangiata” dalla smania di colonizzazione del capitale, il quale si nutre anche delle lotte, prima represse e poi, una volta addomesticate, trasformate in propulsori del restyling urbano. E questo processo di svuotamento del potenziale sovversivo delle lotte ha subìto un’accelerazione impressionante a partire dal Primo
Maggio 2015, cioè nel momento in cui l’Autrice fa iniziare la sua storia.