In merito al divieto notificato dalla Questura di Milano per la manifestazione del 29 dicembre in P.za Duomo contro il 41 bis, per l’abolizione dell’ergastolo ostativo e, in particolare, in solidarietà con lo sciopero della fame ad oltranza di Alfredo Cospito, facciamo alcune precisazioni.
- I temi sollevati da questa lotta hanno raccolto un’ampia e trasversale solidarietà - anche nei media main stream soliti osservare un religioso silenzio su tali questioni - e l’assemblea che ha promosso la manifestazione del 29 dicembre è espressione di questa pluralità; dunque ridurre la sua portata alla sola area anarchica è da leggere come un ridicolo tentativo di circoscrivere e differenziare la solidarietà.
- Assistiamo da lungo tempo a leggi eccezionali che si rinnovano producendo uno stato di emergenza permanente. Oggi però con un dispositivo ordinario si vuole impedire lo svolgimento di una manifestazione che denuncia un fatto di eccezionale gravità e che offre ormai un margine di tempo brevissimo prima di arrivare ad un punto di non ritorno. Nello stesso modo viene affrontata la tragedia quotidiana che si vive nelle carceri; in tempo di pandemia gli strumenti eccezionali sono stati trovati per impedire i colloqui e isolare ancor di più la popolazione detenuta ma solo quelli ordinari per affrontare il sovraffollamento degli istituti e la miseria che lì si vive tutti i giorni. L’altissimo numero dei suicidi la dice lunga come pure la mancata riforma carceraria tanto attesa all’interno delle mura.
- Ribadiamo le ragioni e la volontà di scendere in piazza il 29 dicembre dando come luogo di concentramento via Torino angolo via Mazzini consapevoli della necessità di mobilitarsi ulteriormente nei giorni a seguire in sintonia con la campagna che si è aperta a livello nazionale e internazionale sulle parole d'ordine: fuori Alfredo dal 41 bis, abolizione del 41 bis e dell'ergastolo ostativo. Alleghiamo di seguito il comunicato dell’assemblea che ha promosso la manifestazione e che ha redatto queste righe.
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L’Assemblea tenutasi Lunedì 26 dicembre presso CSOA COX18 di Milano in solidarietà con Alfredo Cospito in sciopero della fame ad oltranza dal 20 ottobre e contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo ha espresso la necessità di attivarsi e di mobilitarsi per dare un contributo al buon esito della lotta che Alfredo ha intrapreso. Alfredo Cospito è ormai al 69° giorno di sciopero della fame e le sue condizioni fisiche si fanno sempre più gravi. In questa situazione, oltre alla necessità di creare conoscenza e consapevolezza sulle ragioni della sua lotta e sul ruolo del 41 bis come strumento altamente repressivo ad afflittivo oramai riconosciuto come vera e propria forma di tortura; di allargare la discussione; l’importanza del momento ci chiama tutti ad agire ora! Gli spazi legali che lo Stato Italiano permette sono quasi inesistenti. Nella giornata di Martedi 27 dicembre verrà depositato il ricorso per Cassazione contro la decisione del Tribunale di Sorveglianza che in data 19 dicembre ha confermato la detenzione di Alfredo nel regime di tortura del 41 bis, di fatto firmandone la condanna a morte. I tempi per il ricorso in Cassazione potrebbero essere oggettivamente incompatibili con l’attuale situazione di Alfredo in sciopero della fame da ormai 69 giorni (ricordiamo per esempio che nello sciopero della fame dei prigionieri irlandesi nel 1981 Bobby Sands morì dopo 66 giorni). L’Assemblea ha ribadito con forza che solo la solidarietà e la mobilitazione possono impedire che Alfredo possa morire. L’Assemblea oltre ad esprimere la massima solidarietà ad Alfredo Cospito ed a tutti i detenuti soggetti alla tortura del 41 bis, ritiene necessario unirsi alle molte manifestazioni di solidarietà che si stanno tenendo sia in Italia che a livello internazionale. La lotta di Alfredo Cospito è riuscita a riaccendere l’attenzione generale sul regime di tortura del 41 bis e sull’ergastolo ostativo ma oggi diventa necessario attivarsi e mobilitarsi in tutti i modi possibili per impedire che Alfredo sia condannato a morte dallo Stato Italiano.
L’Assemblea ha ribadito come la battaglia di Alfredo, e di tutti i detenuti che la stanno sostenendo, è una lotta contro un regime carcerario inaccettabile, che deve essere abolito senza distinguo per tutti. Questa lotta ha posto come centrale la questione del carcere, dalla sua punta più alta espressa dal 41 bis fino alle sezioni comuni. La lotta contro il carcere deve essere parte integrante della lotta contro questo sistema sociale/economico unico e reale responsabile delle condizioni di sfruttamento, di povertà, delle devastazioni ambientali, del saccheggio dei territori e della repressione in atto. L’Assemblea invita tutt a partecipare Giovedi 29 dicembre dalle ore 18 al presidio in Piazza Duomo a Milano con queste parole: Fuori Alfredo dal 41 bis. No al 41 bis e all’ergastolo ostativo. Contro lo Stato di emergenza permanente. Invita tutt a partecipare sempre Giovedi 29 dicembre all’assemblea aperta per dare aggiornamenti e dare continuità alle mobilitazioni presso la “Camera del non lavoro” in Via Volta 22 dalle ore 20:30. Invita tutt* a partecipare il 31 dicembre alla manifestazione a Roma. FUORI ALFREDO DAL 41 BIS – CHIUDERE IL 41 BIS
L’Assemblea tenutasi al CSOA COX18 a Milano il 26 dicembre