UNA GIORNATA RICCA DI LIBRI, MUSICA E TANTE LETTURE, ALL'INSEGNA DELLA CONVIVIALITÀ
◆ IL PROGRAMMA ◆
h. 17.30
Apertura, con banchetto di libri.
Come di consueto è previsto uno sconto su tutto il catalogo
h. 18.00
Omaggio a David Graeber a 2 anni dalla sua scomparsa e in occasione dell'uscita del suo nuovo libro «Dialoghi sull'anarchia» con l'antropologo Stefano Boni
h 19.00
Reading e musica dal vivo.
Letture di Elena Fasoli, Paolo Pasi e Lorenzo Pezzica
«Verso nuove rive! Da Mussorgsky a Cage», breve percorso pianistico, attraverso alcuni compositori che a partire dalla fine del 1800 hanno indagato processi compositivi e compiti artistici lontani dalle tradizioni accademiche consolidate, a cura di Alessandro Spoldi
h. 20.00
Musica e convivialità
h. 21.00
Proiezione del film "As I want" di Samaher Alqadi
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IL LIBRO
In queste conversazioni, avvenute poco prima della sua prematura scomparsa, Graeber ci lascia un ultimo geniale mosaico del mondo contemporaneo, in cui miscela sapientemente riflessioni politiche, sapere antropologico ed esperienze militanti. In un fitto dialogo attento a ridisegnare una genealogia anarchica che non si esaurisce nella «cultura atlantica», i tre interlocutori interrogano Graeber non tanto sulla storia o i fondamenti del pensiero libertario quanto sull’importanza di uno sguardo anarchico per interpretare il mondo. Ne esce, come sottolinea Stefano Boni, una visione originale – elaborata sul campo da un pensiero-azione in continua trasformazione – che impedisce il formarsi di una teoria «forte» dell’anarchia intesa come destino o identità. Ed è precisamente la forma dialogica, rivendicata da tutti gli interlocutori, la modalità che consente di costruire questa visione non autoriale ma collettiva, l’unica in grado di far emergere pensieri che nessun individuo da solo potrebbe mai avere. E in definitiva, ci dice Graeber, l’anarchia è proprio questo.
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LA CASA EDITRICE
Elèuthera, quest'isola dell'utopia verso la quale ci siamo messi in rotta nel lontano 1986, senza aspettarci davvero di raggiungerla, non si è mai considerata una casa editrice «normale», né tanto meno ha considerato il libro un prodotto il cui scopo è «incidere sul fatturato». Se fosse stato così, verosimilmente il viaggio si sarebbe interrotto prima, perché ne avremmo perso il senso e il gusto. Piuttosto, elèuthera si è sempre considerata un progetto culturale libertario la cui ragion d'essere è stata quella di dare un contesto originale e coerente alle tante riflessioni che, in modo non univoco, si propongono di cambiare la realtà a partire da una critica radicale del potere e del principio d'autorità. Pirati, forse, più che marinai, in questa navigazione a vista verso l'isola che (ancora) non c'è, abbiamo imparato a seguire le regole che le rotte commerciali impongono. E le abbiamo allegramente infrante in uno squilibrio programmatico e fecondo grazie al quale non ci siamo omologati, senza rimanere però del tutto alieni. Non è facile raccontare anni di sperimentazione, andata avanti per tentativi ed errori, incursioni e ritirate, deviazioni e ritorni. E tuttavia ci auguriamo che il nostro catalogo riesca a disegnare una mappa intelligibile del viaggio intrapreso.
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ELÈUTHERA
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