SABATO 12 FEBBRAIO 2022, ORE 12, DAVANTI AL CONSOLATO FRANCESE DI MILANO!
EMILIO LIBERO, LIBERO SUBITO! TUTTE LIBERE TUTTI LIBERI
Il prossimo sabato 12 febbraio saremo davanti al consolato francese di Milano in solidarietà a Emilio Scalzo, un nostro compagno e fratello, attivista del movimento NO TAV e NO BORDER.
Emilio è stato colpito da un mandato di arresto europeo, richiesto dal tribunale di Gap e concesso dagli organi giudiziari italiani ed è prigioniero in Francia dal 3 dicembre 2021.
Durante una delle manifestazioni che da anni svolgiamo al confine del Monginevro, uno dei luoghi simbolo per denunciare la persecuzione degli stati europei contro i migranti, Emilio è stato accusato di violenza nei confronti di un gendarme francese. Se il diritto alla resistenza ed all'autodifesa è un reato, noi tutti ci accusiamo di tale reato.
Ora è in carcere, in attesa di giudizio, secondo una misura di estradizione preventiva che non ha precedenti.
Il suo reato? Quello di solidarietà. Egli è un uomo giusto e mite, che da anni è impegnato non solo nella salvaguardia dell' ambiente, ma anche e fortemente in difesa degli ultimi, donne, uomini, bambini che quotidianamente percorrono la Valle di Susa, con la speranza di potere giungere in Francia, dove molti hanno parenti e dove tutti sperano di trovare accoglienza e dignità. Non sono turisti, ma gente in fuga dalla guerra, dalla fame, dalla rapina di risorse naturali, gente che cerca di autodeterminare il proprio destino, al di fuori dei confini a cui li hanno condannati il colonialismo e l'imperialismo di questo Nord del mondo che ora alza contro di loro i muri armati delle frontiere.
Sui nostri monti, là dove corre la frontiera armata, non è l’inverno a mietere vittime, ma la violenza della polizia e degli Stati che hanno già provocato la morte di almeno 9 persone, solo 2 da inizio anno.
Per questi umiliati e offesi Emilio si prodiga da anni, concretamente mettendo a loro sostegno la sua mano forte e dolce.
Ma Emilio non è solo: con lui c'è il movimento NO TAV, c'è la Valle di Susa che il partito trasversale degli affari e della guerra vorrebbe degradare ecologicamente e socialmente a corridoio di transito dedicato a merci, capitali ed eserciti e negato alle persone. E ci sono coloro che lottano contro l'ingiustizia sociale, perchè continuano a sentire sulla propria guancia lo schiaffo dato a chiunque, da qualunque parte del mondo.
Contro il potere che risponde ai bisogni con la repressione, per l’autodifesa popolare degli ultimi e dei perseguitati, contro la risposta carceraria nei confronti degli sfruttati e di chi lotta chiediamo l'impegno di tutte e tutti.
Vi invitiamo di partecipare con noi al presidio di solidarietà per Emilio e per tutti i detenuti, contro ogni frontiera.